sabato 1 novembre 2008

Saluto a Santorini

Per l'ultima volta.
Salutiamo l'isola bella con la sua Caldera a picco e lo Yogurt al miele di Galini.
Le cupole bianche in faccia al sole.
Il senso del tempo.
Una foto mia di profilo fatta molti anni fa.
1999: che estate favolosa.
Uno di quei momenti abbastanza rari in cui trovi nello stesso momento tante cose insieme, e sai già che non si ripeterà più.
Almeno non identico.

Santorini mi mette troppa malinconia per stare sereno a guardarla.
E sono contento quando la prua della mia nave si rimette al mare.
Il rumore dei verriceli mi riporta alla realtà.
Clang Clang Clang.
Catena che rientra a bordo lentamente.

Vento debole dopo le raffiche a 36 nodi della volta scorsa.
Sollievo sul ponte.
L'ultima volta abbiamo lasciato un bel ricordo alla nostra cara isola.
Undici tonnellate di ancora sul fondo.
La catena che risaliva senza nulla in cima, i volti stupiti degli ufficiali di coperta.
Souvenir al contrario.
Capita.
Alla vecchia catena ci lascerei attaccati volentieri certi pensieri del passato.
Come nella scena finale di "Lezioni di Piano".
Clang Clang Clang.
Ancora in Cubia.

Salpiamo abbattendo sul lato di dritta e sfiliamo sotto la montagna.
Un paio di rilevamenti a terra per mettere i primi punti sulla carta.

Più avanti.
Segnaliamo in macchina il “fuori 12 miglia” per lo scarico della acque nere e rileviamo l’orario del rientro nelle 12 e relativa posizione.
A chiusura guardia, verso le 16:00, gli ufficiali prendono la meteo locale da trascrivere sul brogliaccio.
Temperatura termometro secco e umido, umidità relativa.
Stato e direzione mare e vento.
Visibilità.
Posizione.
Inizio turno in stazione Radio.
Segnale satellite basso, tra poco cominceranno le chiamate di quelli che non riescono a telefonare.

C'è il lavoro a lasciare i pensieri sul fondo, i numeri concreti della posizione, della distanza dalla costa.
Gli allarmi che suonano e qualcuno deve capire se mandare un pompiere a controllare oppure va bene così.
I pc che non entrano in rete.
Senso pratico delle cose.

Ciao Santorini.

3 commenti:

Andy ha detto...

difficile aggiungere parole significative

grazie per le immagini che mi hai regalato con la forza e la dolcezza delle tue parole

Anonimo ha detto...

Forse,con l'aiuto di mio figlio,riuscirò a commentare.Per capire al meglio tutto quello che descrivi dovrò leggere un manuale dei giovani marinai.Ma in tutti i casi,leggerti è rilassante:vai e vieni come le onde del mare(meglio se detto da una donna)capisc'a me. Toto

VincEnzo ha detto...

...e goditela finche' dura ;-)