sabato 13 dicembre 2008

Case sul Fiume




Il barcone è di legno a due piani.
Ci aspetta dall'altro lato della banchina sotto un sole intenso.
Guardiamo la nostra nave allontanarsi mentre dirigiamo verso ovest, alla confluenza dei due fiumi.

La guida spiega in un inglese stranamente comprensibile un po di storia del posto.
Le navi da carico lungo il fiume scaricano parti meccaniche per la produzione di motociclette e componenti elettronici di quello che negli ultimi anni, prima della crisi mondiale, era diventato un discreto polo industriale.
I tempi del caucciù sono lontani.
Le pompe di benzina galleggianti ed alcune case costruite su palafitte fanno capire bene l'esigenza di adattare tutto alla grande differenza nei livelli del fiume tra la stagione delle pioggie e quelle relativamente secca.

L'incontro delle acque è affascinante.
Due masse, una completamente nera, l'altra marrone, che scorrono parallele per 5-6 km senza mai fondersi.

Poi il Barco piega verso Sud e si addentra in una vasta area adibita a parco naturale.
Dietro un ansa appaiono una serie di abitazioni galleggianti, come un minuscolo paesino sull'acqua.
Fa pensare un po al Vietnam di Apocalypse Now.
Canticchio "The End" a bassa voce.
Bambini con le gambe penzoloni verso l'acqua, giocano con poco ai bordi della loro casa sul fiume.
Mi chiedo di cosa vivranno mai.
Una piccola barca a motore incrocia velocemente la nostra rotta.
Al timone un ragazzo sui 14, a prua due bimbetti sui tre anni, tesi verso il vento e ben saldi.
Sembrano divertirsi della velocità e delle 'curve' improvvise del loro accompagnatore.

Accostiamo a murata ad una grossa palafitta di legno adibita a Ristorante.
Trasbordiamo a gruppi di 6 su piroghe a motore per addentrarci nell'interno dei rivoli.
Quello che scopriamo di qui a poco è una natura rigogliosa e piena di fascino.
Uccelli coloratissimi mai visti prima.
Casette galleggianti nel mezzo del nulla, circondate dall'acqua e da alberi imponenti.
Al rientro, facciamo in tempo a percorrere un sentiero di dieci minuti a terra, allestito in mezzo alla giungla su una piattaforma di legno, prima che ci prenda il diluvio universale.
La pioggia tropicale picchia violenta sul tetto di lamiera e legno con un rumore assordante.
Si accompagna all'immagine dei due caimani visti allo stagno.
Se ne stavano sonnacchiosi sotto la superfice dell'acqua, come tronchi d'albero.
Nonostante i teli di plastica il rientro sul barcone è decisamente bagnato.

Riattraversiamo l'incontro delle acque per mettere di nuovo la prua verso il porto.
Una nave da carico se ne sta all'ancora in mezzo al fiume con lo scalandrone a pelo d'acqua ed i bighi di carico serrati.
I boccaporti chiusi.
Tiene le sue linee fini, da barca di altri tempi, nel mezzo di una discreta corrente che le massaggia i fianchi.
Malinconica.
Bella come una vecchia, elegante signora.

(altre foto su http://picasaweb.google.com/lucaryellow)

1 commento:

Mario ha detto...

la foto è molto bella e coglie perfettamente il momento di gioia dei due bambini.La casa galleggiante con i panni stesi è un"pezzo" di cronaca locale.